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M.@.p.e.
Italia
e patrimonio artistico
Il nostro paese
possiede un patrimonio storico-artistico senza eguali al mondo per qualità
e quantità; la sua salvaguardia è un dovere di tutti. Immaginiamo un
edificio che, sotto tutela della Soprintendenza per il suo pregio
storico-artistico, debba essere ristrutturato nella sua parte
impiantistica. L′ideale sarebbe un impianto poco invasivo, in grado di
svolgere funzioni complesse, di essere monitorato centralmente e di
valorizzare le particolarità architettoniche dell'edificio. Una tecnologia
del genere è già disponibile: si tratta dei sistemi bus.
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Arte e tecnologia
innovativa: un connubio di successo
Quando occorre un impianto poco invasivo il
bus offre il suo unico circuito di segnale – un semplice cavetto bus a due
conduttori: sensori e comandi richiedono il collegamento al solo cavo bus
mentre l′alimentazione 230V AC può essere prelevata dove è più comodo. E
ridurre il cablaggio significa anche un minore pericolo d′incendio.
Raggruppare le utenze, disporre di comandi centralizzati, monitorare
centralmente stati e regolazioni, definire scenari, realizzare sinottici
per concentrare i comandi in un solo punto: sono solo alcuni dei compiti
più richiesti negli edifici storici e che il bus permette di realizzare
con grande facilità.
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